Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3863 del 28 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3863PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, anche se non ancora definitivamente accertato, costituisce un grave indizio di colpevolezza ai fini dell'emissione di una misura cautelare personale, qualora sia corroborato da dichiarazioni di collaboratori di giustizia e da altri elementi probatori, come intercettazioni e testimonianze, che dimostrino il ruolo di spicco dell'indagato all'interno del sodalizio criminale, la sua attiva partecipazione alle attività illecite del gruppo, quali l'estorsione e l'illecita concorrenza, nonché la persistenza della sua condotta criminosa anche dopo la precedente scarcerazione. Tali elementi, valutati complessivamente e in modo logico e coerente dal giudice di merito, possono fondare una qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato, giustificando l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in presenza della presunzione di legge di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. LU. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/06/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. Mura A. che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso e dell'avv. TRANTINO per il ricorrente.

La Corte:

OSSERVA

1. Pronunc…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.