Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40570 del 16 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40570PEN

Massima

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Il reato di illecita detenzione e cessione di sostanza stupefacente non è configurabile come reato impossibile ex art. 49 comma 2 c.p. quando l'intervento dell'agente provocatore non costituisce la causa determinante dell'azione delittuosa, ma rappresenta solo un fattore estrinseco che dà spunto ad un'attività criminosa causalmente riconducibile ad autonoma determinazione del reo. Ai fini dell'esclusione del reato impossibile, rileva che l'imputato si trovasse già sul luogo per vendere lo stupefacente, avesse preso l'iniziativa di avvicinare l'agente provocatore, senza alcuna richiesta di quest'ultimo, e avesse consegnato lo stupefacente incassando il corrispettivo, dimostrando così l'univoca finalità della sua presenza e l'autonoma determinazione a commettere il reato, indipendentemente dall'intervento dell'agente provocatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli 16.6.2011, visti il ricorso e il provvedimento impugnato;

sentito il Procuratore Generale dott. Delehaye che ha concluso chiedendo il rigetto ricorso;

sentita la relazione del consigliere dott.ssa Mariapia Savino.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 19.11.2010, il GUP del Tribunale di Napoli, all'esito di giudizio abbreviato, dichiarav…

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