L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio abusivo è un atto vincolato che non richiede una specifica motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. Trattandosi di un atto dovuto, volto a reprimere un abuso edilizio, esso sorge in virtù del mero accertamento dell'inosservanza delle disposizioni urbanistiche, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento. Inoltre, nei casi di domanda di condono edilizio presentata ai sensi del d.l. n. 269 del 2003, convertito nella l. n. 326 del 2003, il giudice può rilevare direttamente l'insanabilità dell'abuso, senza necessità di una previa pronuncia amministrativa di inammissibilità o rigetto della domanda, qualora emergano profili di palese inammissibilità della richiesta di condono, come la non conformità urbanistica dell'intervento o la sua realizzazione in aree sottoposte a vincolo paesaggistico.