Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 886 del 2013

ECLI:IT:TARBS:2013:886SENT

Massima

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Il Comune non può estendere, attraverso il proprio potere regolamentare, le limitazioni previste dalla normativa regionale per il rilascio di nuove autorizzazioni all'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche alle attività già esistenti e regolarmente insediatesi sulla scorta di puntuali autorizzazioni rilasciate nel rispetto della normativa allora vigente, in quanto ciò determinerebbe una grave lesione dei diritti connessi all'autorizzazione già rilasciata, non legittimata da un'adeguata copertura normativa e in contrasto con il principio di proporzionalità. Il potere regolamentare comunale, ai sensi dell'art. 7 del d.lgs. 267/2000, è circoscritto ai soli ambiti espressamente previsti dalla legge e non può essere esercitato in modo da incidere su diritti soggettivi già acquisiti in forza di precedenti provvedimenti autorizzatori, salvo il rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità. La normativa regionale in materia di somministrazione di alimenti e bevande, di cui all'art. 9 della l.r. 24/12/2003, n. 30, detta esclusivamente criteri per il rilascio di nuove autorizzazioni o il trasferimento di sede di attività esistenti, senza prevedere alcuna possibilità di estendere tali limitazioni anche alle attività già autorizzate. Pertanto, l'adozione di un regolamento comunale che imponga restrizioni all'esercizio di attività di somministrazione già autorizzate, in assenza di una specifica previsione legislativa, eccede i limiti del potere regolamentare comunale e si pone in contrasto con il principio di proporzionalità, determinando una lesione dei diritti soggettivi acquisiti in forza delle precedenti autorizzazioni.

Sentenza completa

N. 01603/2005
REG.RIC.

N. 00886/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01603/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1603 del 2005, proposto da:
Bar Ai Cigni di Cracco Giorgio e C. S.n.c., rappresentato e difeso dall'avv. Alberto Luppi, con domicilio eletto in Brescia presso lo studio dello stesso, via Solferino, 10;

contro

Comune di Sirmione, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della deliberazione del consiglio comunale del 27.7.2005 n. 55, di approvazione dei criteri per il rilascio di nuove autorizzazioni per somministrazione di alimenti e bevande ed atti connessi.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

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