Il Comune, nell'affidare la gestione di un impianto sportivo di proprietà comunale, deve rispettare i principi di evidenza pubblica e di trasparenza, non potendo rinnovare o prorogare il rapporto concessorio oltre la scadenza originariamente prevista senza indire una nuova procedura di gara. Il rinnovo o la proroga del rapporto concessorio oltre il termine originario, in assenza di una nuova procedura ad evidenza pubblica, viola il divieto di rinnovo dei contratti scaduti stabilito dall'art. 23 della legge n. 62 del 2005 e i principi di cui all'art. 2 della l.r. n. 27 del 2012, nonché il regolamento comunale sulla gestione degli impianti sportivi. La durata della concessione di un impianto sportivo comunale, anche se prevista ab origine negli atti di gara, deve essere predeterminata e limitata, non potendo essere rinnovata o prorogata per un periodo eccessivamente lungo, pena l'illegittimità dell'affidamento. L'Amministrazione comunale, scaduto il rapporto concessorio, deve indire una nuova procedura di gara per individuare il nuovo gestore dell'impianto sportivo, nel rispetto dei principi di evidenza pubblica e di trasparenza.