Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20461 del 15 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20461PEN

Massima

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Il dolo di calunnia sussiste quando l'agente, pur essendo consapevole dell'innocenza della persona denunciata, la accusa intenzionalmente di un reato di cui è a conoscenza che essa non ha commesso, inducendo in errore l'autorità giudiziaria. Ciò si verifica anche quando l'imputato, pur vantando crediti nei confronti del denunciato, rilascia a quest'ultimo cambiali a garanzia di un prestito, riconoscendone successivamente per iscritto il debito, e poi presenta una denuncia per appropriazione indebita e falso documentale, essendo pienamente consapevole dell'infondatezza dell'accusa. In tali casi, la falsa denuncia è espressione di un dolo diretto, non essendo sufficiente il mero dolo eventuale, atteso che l'imputato, pur dubitando della veridicità dell'addebito, ha comunque voluto consapevolmente indurre in errore l'autorità giudiziaria. La Corte di Cassazione, nel valutare la sussistenza del dolo di calunnia, non può sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella operata dai giudici di merito, la cui motivazione, se logica e coerente, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non presenti palesi e macroscopici vizi logici o contraddizioni interne.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GR. Pi. , nato a (OMESSO);

avverso sentenza della Corte di Appello di Napoli del 25 gennaio 2006;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. FAZIO Anna Maria;

Udito il Procuratore Generale in persona del sostituto Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Uditi il difensore avvocato VALLEFUOCO Luigi, che ha concluso per …

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