Il reato di danneggiamento di un'autovettura si estingue per prescrizione, ai sensi dell'art. 157 c.p., quando il tempo trascorso dalla commissione del fatto supera il termine di prescrizione previsto per tale fattispecie, indipendentemente dalla responsabilità penale dell'imputato accertata in sede di merito. Ciò comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, ferme restando le statuizioni civili. Il principio di diritto è che la prescrizione del reato, maturata prima della pronuncia definitiva, determina l'estinzione dell'azione penale, con conseguente venir meno della punibilità dell'imputato, pur in presenza di una responsabilità penale accertata in sede di merito. Tale principio trova applicazione anche quando il reato contestato sia di minore gravità, come il danneggiamento di un'autovettura, e la condanna sia stata pronunciata in sede di appello, confermando la decisione di primo grado. La Corte di Cassazione, in tali casi, è tenuta ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata, in quanto il decorso del tempo ha fatto venir meno l'interesse pubblico alla punizione del fatto, fermo restando il diritto della parte civile al risarcimento del danno.