La detenzione di materiale esplodente non integra il reato di detenzione di esplosivi previsto dalla L. n. 497 del 1974, art. 10, se, sulla base degli accertamenti tecnici, il materiale, pur risultando pericoloso, non è dotato delle caratteristiche di micidialità richieste dalla norma, ossia di elevata potenzialità distruttiva idonea a provocare un'esplosione con rilevante effetto dannoso. Ai fini della sussunzione del fatto nella fattispecie delittuosa, non è sufficiente la mera pericolosità intrinseca del materiale, ma è necessario che esso presenti le specifiche qualità di micidialità, da valutare in concreto in relazione alle modalità di detenzione e agli effetti prodotti dalla sua eventuale deflagrazione. La distinzione tra materiale esplodente e materiale esplosivo, ai sensi degli artt. 678 e 679 c.p., si fonda sulla diversa potenzialità distruttiva, dovendo essere classificati come esplosivi soltanto quelli caratterizzati da elevata micidialità, idonei a provocare danni rilevanti.