Il provvedimento amministrativo di rigetto di un'istanza di regolarizzazione di un rapporto locativo di alloggio di edilizia residenziale pubblica, adottato per mancanza del requisito di cui all'art. 20, comma 3, lett. a) della legge regionale n. 10/2014, è legittimo e non può essere annullato in sede giurisdizionale qualora l'impugnazione sia proposta oltre il termine di decadenza previsto dall'art. 29 del codice del processo amministrativo. Inoltre, la mera comunicazione dell'avvenuta esecuzione forzata del rilascio dell'alloggio, priva di portata provvedimentale, non integra un atto concretamente lesivo della sfera giuridica del destinatario e, pertanto, non è impugnabile per difetto di interesse attuale e concreto. Il giudice amministrativo, in presenza di tali presupposti, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità o l'irricevibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle censure dedotte, e può disporre la compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in considerazione delle condizioni soggettive del ricorrente.