Il rilascio di un provvedimento amministrativo di sospensione di attività edilizie abusive, ai sensi dell'art. 18 della Legge Regionale n. 23/1985, è legittimo qualora sia accertata l'esistenza di una lottizzazione abusiva, in quanto tale provvedimento rappresenta un'esplicazione del potere-dovere dell'Amministrazione di intervenire prontamente per impedire la prosecuzione di attività edilizie illegittime e tutelare l'interesse pubblico al corretto assetto del territorio. Tuttavia, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente alla decisione del ricorso, a seguito dell'approvazione del Piano Attuativo e della stipula della relativa Convenzione, determina l'improcedibilità del giudizio per sopravvenuto difetto di interesse, non essendo più necessaria una pronuncia giurisdizionale. In tal caso, le spese del giudizio sono poste a carico della parte ricorrente, in applicazione dell'accordo intervenuto tra le parti.