Le opere edilizie realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo su aree soggette a vincoli paesaggistici, ambientali o di tutela di parchi e aree naturali protette, anteriori alla loro esecuzione, non sono suscettibili di sanatoria, anche qualora risultino conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti. Ciò in quanto la normativa in materia di condono edilizio, di cui all'art. 32, comma 27, lett. d), del d.l. n. 269/2003 e all'art. 3, lett. b), della l.r. Lazio n. 12/2004, prevede l'esclusione dalla sanatoria per tali tipologie di opere abusive, a prescindere dalla loro conformità urbanistica, al fine di tutelare gli interessi pubblici connessi alla salvaguardia dei valori paesaggistici, ambientali e naturalistici. Pertanto, il diniego di condono edilizio per opere realizzate in violazione di vincoli di tutela ambientale e paesaggistica anteriori alla loro esecuzione è legittimo, non potendo trovare applicazione le deroghe previste per le opere conformi agli strumenti urbanistici. La presentazione di una nuova istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 non incide sull'ordine di demolizione già impartito, che dovrà essere reiterato dall'amministrazione a seguito del rigetto della nuova domanda.