Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'art. 55, comma 23, della legge n. 449 del 1997, nel prevedere l'adeguamento ai criteri del Codice della strada dei canoni e corrispettivi dovuti per le concessioni e autorizzazioni diverse di cui all'art. 18, comma 1, del D.P.R. n. 242 del 1995, introduce una disciplina generale che prevale sulla precedente normativa speciale contenuta nel Codice postale e nel Codice della strada, la quale risulta implicitamente abrogata per incompatibilità. Pertanto, l'ente concedente è legittimato ad adeguare annualmente, mediante delibera del proprio Consiglio, i canoni e corrispettivi dovuti per le concessioni e autorizzazioni, anche in deroga ai criteri di determinazione previsti dal Codice della strada e dal Codice postale, nel rispetto del limite massimo del 150% del canone o corrispettivo attualmente dovuto in sede di prima applicazione. Tale adeguamento non può essere escluso in ragione della previsione di una disciplina speciale contenuta in convenzioni già stipulate, in quanto l'art. 55 citato introduce una nuova e generale disciplina applicabile a tutte le concessioni e autorizzazioni, a prescindere dalla preesistente regolamentazione convenzionale.