Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8684 del 27 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8684PEN

Massima

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La divulgazione di volantini contenenti espressioni diffamatorie, anche se riferite a fatti in parte veri, integra il reato di diffamazione aggravata, qualora le modalità di diffusione e il contenuto dei volantini siano tali da ledere gravemente la reputazione della persona offesa. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato, può fondare la propria decisione su testimonianze oculari che, pur presentando alcuni elementi di contraddittorietà, risultino complessivamente attendibili e coerenti con le altre risultanze processuali, senza essere tenuto a rinnovare l'istruttoria dibattimentale. La concessione delle attenuanti generiche e del beneficio della non menzione della condanna, se non adeguatamente motivata in sede di appello, non può essere oggetto di censura in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. PA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/11/2006 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CIANI Gianfranco che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Pe. Pa. ric…

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