Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26071 del 12 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26071PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza può essere legittimamente adottato nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso per il suo inserimento in un'organizzazione criminale di tipo mafioso, anche in assenza di una condanna penale definitiva, purché sussistano sufficienti elementi indiziari che dimostrino l'attualità della sua pericolosità sociale, desumibili da precedenti vicende giudiziarie e da intercettazioni ambientali che ne comprovino il coinvolgimento in attività delittuose riconducibili all'associazione mafiosa di riferimento. Il giudice della prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale del proposto, non è tenuto a una nuova autonoma valutazione del materiale probatorio già esaminato in sede cautelare, essendo sufficiente il richiamo agli elementi indiziari già valutati dal giudice del riesame, purché tale richiamo sia adeguatamente motivato. La mancata revoca della misura di prevenzione in precedenza applicata, così come la riabilitazione concessa per buona condotta, non escludono di per sé l'attualità della pericolosità sociale, che deve essere autonomamente accertata dal giudice sulla base di elementi concreti e specifici, anche relativi a fatti successivi. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge e non per vizi di motivazione, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 05/10/2018 della Corte di Appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCARDI GIUSEPPE;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso il 05.10.2018 la Corte di Appello di Catania, in …

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