Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1116 del 2018

ECLI:IT:TARPIE:2018:1116SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto l'atto impugnato è stato successivamente revocato dall'amministrazione competente. In tali casi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della controversia, in quanto è venuto meno l'interesse concreto ed attuale del ricorrente all'annullamento dell'atto impugnato. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse è una pronuncia di rito che impedisce l'esame del merito della questione, in quanto il venir meno dell'interesse della parte ricorrente determina l'inammissibilità della domanda giudiziale. Inoltre, in tali ipotesi, le spese del giudizio sono dichiarate irripetibili, in considerazione della natura non provvedimentale dell'atto impugnato, che non consente di individuare una parte soccombente nel giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/10/2018

N. 01116/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00825/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 825 del 2012, proposto da
Pietro Chiabotti, rappresentato e difeso dagli avvocati Alberto Marengo e Claudio Vivani, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Torino, corso Galileo Ferraris, 43;

contro

Comune di Sant'Ambrogio di Torino, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- del decreto n. 3 del 9.5.2012 con cui il Comune di Sant'Ambrogio ha convocato il sig. Pietro Chiabotti alla conferenza dei servizi "finalizzata ad acquisire qualunque valutazione tecnica relativa al contenuto del piano di caratterizzazione delle particelle catastali n. 771, …

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