Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8002 del 26 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8002PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. è perseguibile d'ufficio anche in caso di remissione di querela da parte della persona offesa, qualora le condotte persecutorie siano state realizzate con minacce reiterate gravi o con l'uso di armi, in quanto in tali ipotesi la querela non è suscettibile di remissione ai sensi del comma 4 del medesimo articolo. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare, deve effettuare un'attenta analisi del compendio indiziario, tenendo conto delle dichiarazioni accusatorie della persona offesa, ritenute coerenti ed avvalorate da altri elementi probatori, nonché della concreta e attuale pericolosità dell'indagato, senza che possano essere censurate, se adeguatamente motivate, le valutazioni relative all'attendibilità della persona offesa e alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizi - Consigliere

Dott. MORELLI Frances - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1116/2015 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 25/09/2015;
sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. DE BERARDINIS Silvana;
lette le conclusioni del PG Dott. FIMIANI Pasquale che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
Con ordinanza in data 25-9-15 il Tribunale di Milano - Sez. Riesame, confermava nei confronti di (OMISSIS) il provvedimento emesso dal GIP presso il Tribunale del luogo, in data …

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