Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 617 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:617SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi relativi a una vicenda edilizia, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'interesse a ricorrere deve essere concreto e attuale, in modo che la pronuncia giurisdizionale favorevole possa arrecare una diretta ed immediata utilità alla parte attrice. Pertanto, il ricorso è improcedibile quando l'annullamento del provvedimento impugnato non avrebbe alcuna diretta utilità per il ricorrente, in quanto l'attività costruttiva da svolgersi sul proprio fondo deve necessariamente conformarsi ad una successiva segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presentata dal ricorrente. 2. La SCIA non è un provvedimento amministrativo, neppure tacito o implicito, ma un atto esclusivamente del privato, che sotto la propria responsabilità dichiara all'Amministrazione che intraprenderà una determinata attività. Pertanto, il ricorso contro il "titolo abilitativo" formatosi per silenzio a seguito della presentazione di una SCIA è inammissibile. 3. Nell'esercizio dei poteri di vigilanza e controllo in materia edilizia, l'Amministrazione comunale è tenuta a svolgere un'attività istruttoria volta ad accertare la sussistenza del titolo legittimante in capo al richiedente, senza dover risolvere eventuali conflitti tra parti private sull'assetto dominicale dell'area. Pertanto, il provvedimento che respinge l'istanza di annullamento in autotutela di una SCIA è legittimo, in assenza di elementi che dimostrino l'errata individuazione del confine di proprietà da parte dell'Amministrazione. 4. In caso di demolizione e ricostruzione di edifici, la ricostruzione è ammessa nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti, ai sensi dell'art. 2-bis, comma 1-ter, del Testo Unico dell'Edilizia. Pertanto, il provvedimento che respinge l'istanza di annullamento in autotutela di una SCIA è legittimo, in assenza di elementi che dimostrino il superamento delle distanze legittimamente preesistenti. 5. Resta impregiudicato l'obbligo del titolare della SCIA di dare esecuzione all'ordinanza comunale di demolizione di opere realizzate in violazione delle distanze, nonché il potere/dovere dell'Amministrazione di esecuzione in danno, al fine di ripristinare la legalità violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/03/2024

N. 00617/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00462/2023 REG.RIC.

N. 01209/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 462 del 2023, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il suo studio in Milano, via Pisacane, 1;

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso gli uffici dell’Avvocatura Comunale in Milano, via del…

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