Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51481 del 19 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51481PEN

Massima

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Il concorso tra la fattispecie associativa di stampo mafioso e quella finalizzata al traffico di droga è configurabile quando l'appartenenza all'associazione mafiosa comporti un contributo consapevole, permanente e duraturo al perseguimento delle finalità, all'espansione e al controllo del territorio dell'organizzazione criminale, anche attraverso la cooperazione con i suoi esponenti e l'avvalimento dei mezzi e della protezione dalla stessa forniti, anche qualora il singolo partecipi esclusivamente alle attività di spaccio di stupefacenti gestite e dirette dall'associazione mafiosa. In tali casi, la prova dell'affiliazione ad una delle due associazioni influisce sulla prova dell'adesione all'altra, con la conseguenza che gli affiliati dell'una devono ritenersi affiliati anche all'altra compagine associativa, pur essendo necessario provare specificamente i presupposti di ciascuno dei due reati associativi. Inoltre, la circostanza aggravante di cui all'art. 7 L. 203/1991 può essere riconosciuta in relazione ai reati di detenzione e cessione di stupefacenti quando l'attività sia svolta in zone sotto il controllo totale e costante dell'associazione mafiosa e il soggetto risulti inserito nel sistema delle "paranze" predisposte e dirette dal sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5012/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza resa il 21 giugno 2013 il Tribunale del riesame di Napoli confermava l'ordinanza emessa dal G.I.P. dello stesso Tribunale in data 30 aprile 2013, con la quale e'…

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