Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41724 del 15 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:41724PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, può considerare anche elementi sopravvenuti rispetto al momento originario di applicazione della misura, purché rilevanti ai fini della decisione. Ciò in ragione della natura di accertamento rebus sic stantibus della decisione in materia di misure di prevenzione, per la quale la valutazione della pericolosità sociale deve essere effettuata con riferimento alla situazione esistente al momento della decisione. Pertanto, il giudice di appello, nell'ambito dei motivi di gravame, può prendere in considerazione anche elementi diversi, persino rilevati d'ufficio, non sottoposti o sfuggiti all'attenzione del primo giudice, che convalidino il giudizio di pericolosità già espresso in primo grado. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui la misura di prevenzione sia stata applicata nei confronti di un soggetto detenuto, in quanto la condizione di detenzione non preclude la valutazione della pericolosità sociale al momento della decisione, fermo restando il diritto del proposto di chiedere la revoca della misura qualora all'atto della futura scarcerazione si accerti che la pena ha conseguito effetti risocializzanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI ((omissis)) del 19/10/2 -

Dott. ROMBOLA' ((omissis)) SENTE -

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) rel. Consigliere N. 3 -

Dott. TARDIO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CASSANO ((omissis)) N. 12966/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pa. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso il decreto emesso in data 8.2.2011 dalla Corte di appello di Bologna;

visti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DI TOMASSI ((omissis));

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. STABILE Carmine, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

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