Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22651 del 5 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22651PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di danneggiamento commesso su cose esposte alla pubblica fede è procedibile a querela della persona offesa, in applicazione della disciplina introdotta dal decreto legislativo n. 31 del 2024, che ha modificato l'art. 635, quinto comma, del codice penale. Pertanto, qualora la querela sia stata rimessa dalla persona offesa, il reato deve essere dichiarato estinto. Il dolo del reato di rapina non richiede necessariamente la finalità di trarre un ingiusto profitto patrimoniale, essendo sufficiente anche un fine di natura non patrimoniale, come la volontà di perseguitare la vittima. Il valore non irrisorio del bene sottratto, valutato dalla Corte di appello sulla base di un giudizio di fatto incensurabile in sede di legittimità, esclude l'applicabilità della circostanza attenuante prevista dall'art. 62, n. 4, del codice penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORIO Mariapaola - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Relatore

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Cu.Ch. nato il (Omissis);
avverso la sentenza del 18/09/2023 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE COSCIONI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona della Sostituta Procuratrice generale ASSUNTA COCOMELLO, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Milano, con sentenza del 18 settembre 2023, ha confermato la sentenza emessa dal Gip presso il Tribunale di Milano in data 17/05/2022 con la q…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.