Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2795 del 26 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2795PEN

Massima

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Il ricorso avverso la sentenza di condanna a pena pecuniaria e al risarcimento dei danni, emessa dal Giudice di Pace, è ammissibile anche se non è stata impugnata espressamente la statuizione sulla responsabilità penale, in quanto quest'ultima è inscindibilmente connessa alle statuizioni civili e, pertanto, l'appello avverso queste ultime comporta necessariamente la rimessione in discussione del capo relativo alla responsabilità penale dell'imputato. Il giudice di secondo grado, pertanto, è tenuto a riesaminare nel merito la posizione dell'imputato, senza poter dichiarare inammissibile l'impugnazione per mancata contestazione della responsabilità penale, dovendo invece procedere al relativo giudizio di appello. Tale principio si fonda sulla considerazione che la responsabilità penale e le statuizioni civili, pur essendo distinte, sono inscindibilmente connesse, sicché l'impugnazione delle seconde implica necessariamente la rimessione in discussione anche della prima. Ciò al fine di garantire il diritto di difesa dell'imputato e assicurare il pieno controllo di legittimità sulla pronuncia di condanna, anche con riferimento agli aspetti civili della stessa, i quali, pur avendo natura accessoria, rivestono comunque un rilievo centrale nell'economia del processo e nella tutela dei diritti del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NI. LU. (ANCHE PCN) N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 110/2006 GIUDICE DI PACE di TORINO, del 15/03/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il 96 nella persona del sost. proc. gen. dott E. Delehaye, che ha concluso chiedendo riqualificarsi il ricorso come appello con le conseguenti statuizioni.

OSSERVA

quanto segue:

Il GdP di Torino,…

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