Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5575 del 4 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5575PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per lesioni personali, afferma che il giudice di merito ha correttamente valutato l'attendibilità della persona offesa e dei testimoni di accusa rispetto a quella dei testimoni a difesa, motivando adeguatamente le ragioni per cui ha ritenuto più credibili le dichiarazioni della parte lesa e dei testi d'accusa. Inoltre, il giudice di legittimità ritiene infondate le doglianze del ricorrente relative alla compatibilità delle lesioni con una caduta accidentale, in quanto la Corte territoriale ha adeguatamente motivato tale aspetto, valorizzando le risultanze peritali. Infine, il giudice di legittimità dichiara inammissibili le ulteriori censure di merito proposte dal ricorrente, in quanto meramente critiche della valutazione probatoria effettuata dai giudici di merito, senza denunciare specifici vizi della motivazione. Ne consegue che il giudice di legittimità, nell'esaminare un ricorso avverso una sentenza di condanna, deve verificare la correttezza e la logicità della motivazione adottata dai giudici di merito in ordine alla valutazione della prova, senza poter sostituire la propria valutazione a quella effettuata dai giudici di grado inferiore, salvo che non siano ravvisabili vizi specifici della motivazione, quali l'illogicità manifesta, la contraddittorietà o l'omissione di elementi decisivi. Il sindacato del giudice di legittimità, pertanto, è limitato al controllo della correttezza del ragionamento giuridico seguito dai giudici di merito, senza poter riesaminare nel merito la valutazione probatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 30/06/2011 della Corte d'Appello di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale

VOLPE Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglime…

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