Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14041 del 27 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14041PEN

Massima

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La partecipazione a un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, anche in assenza di contestazioni per reati fine o di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, purché risulti provata l'esistenza di una stabile organizzazione criminale, il ruolo rivestito dall'indagato al suo interno e il suo contributo alla realizzazione degli scopi illeciti del sodalizio. La circostanza aggravante della disponibilità di armi da parte degli associati può essere ritenuta sussistente sulla base di dichiarazioni dei partecipi che facciano riferimento alla presenza di membri armati, senza che sia necessaria la prova dell'effettivo possesso di armi. L'ipotesi attenuata di cui all'art. 74, comma 6, del D.P.R. n. 309/1990 può essere esclusa qualora l'organizzazione risulti articolata, stabile e dotata di una struttura organizzativa, anche in assenza di cessioni consistenti di stupefacenti, in ragione della pericolosità sociale derivante dalla sola esistenza del vincolo associativo. La misura cautelare della custodia in carcere è presuntivamente adeguata per il reato di associazione finalizzata al traffico di droga, salvo che l'indagato non fornisca elementi idonei a superare tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/5/2017 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO…

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