Il diniego di rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale per un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi è illegittimo qualora l'amministrazione si limiti ad accogliere in modo acritico il parere contrario del Comune, fondato su generiche e ipotetiche preoccupazioni sanitarie relative a presunte emissioni maleodoranti, senza disporre un'adeguata istruttoria volta ad accertare l'effettiva consistenza e l'origine del fenomeno contestato, nonché a verificare in prospettiva l'idoneità delle soluzioni tecnologiche proposte dal gestore per il potenziamento dell'impianto, in conformità ai principi di precauzione, prevenzione, sostenibilità, proporzionalità, responsabilizzazione e cooperazione di cui all'art. 208, comma 11, del d.lgs. n. 152/2006. L'amministrazione è tenuta a condurre un'istruttoria approfondita, anche in contraddittorio con il privato, al fine di individuare eventuali soluzioni tecniche migliorative o alternative suggerite dai più recenti studi scientifici nello specifico settore, anziché limitarsi a valutare l'attuale sistema di funzionamento dell'impianto sulla base di rilievi generici ed ipotetici.