Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza n. 539 del 2024

ECLI:IT:TARLIG:2024:539SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce espressione di un potere vincolato e doveroso dell'amministrazione, che non richiede alcun apporto partecipativo del privato. Il decorso di un ampio spazio temporale tra la realizzazione dell'abuso edilizio e l'adozione del provvedimento repressivo non comporta un più stringente obbligo motivazionale circa la sussistenza di un interesse pubblico attuale alla demolizione, in quanto la misura ripristinatoria interviene pur sempre su una situazione antigiuridica attuale che il tempo non può legittimare. Pertanto, l'amministrazione non è tenuta a dimostrare la sussistenza di uno specifico interesse pubblico, diverso dal mero ripristino della legalità violata, idoneo a giustificare il sacrificio dell'affidamento ingeneratosi in capo al privato. Inoltre, le opere realizzate in assenza di titolo abilitativo o in difformità dallo stesso, anche se funzionali allo svolgimento di attività agricole e costruite con materiali precari, non rientrano nell'ambito dell'attività edilizia libera, richiedendo il previo rilascio del permesso di costruire. Infine, i provvedimenti di diniego di sanatoria paesaggistica ed edilizia, motivati con riferimento all'impossibilità di regolarizzare opere comportanti la creazione di nuove superfici e volumi in area vincolata, sono adottati in applicazione di norme di carattere vincolato, sicché l'eventuale contraddittorio predecisorio risulta privo di utilità.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/07/2024

N. 00539/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00636/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 636 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Centro Ippico Val di Vara S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. Pier Giorgio Leoni e Gabriele Calevro, con domicilio digitale come da p.e.c. dei registri di giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avv. Piera Sommovigo in Genova, via Malta, 2;

contro

Comune di Follo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Claudio Orlandi, con domicilio digitale come da p.e.c. dei registri di giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avv. Riccardo Marmorato in Genova, via Galata, 36/4;
Agenz…

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