Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26401 del 6 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:26401PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti, unitamente al rinvenimento di denaro in piccoli tagli e di strumenti idonei al confezionamento, integra il reato di detenzione ai fini di spaccio, anche in assenza di prova della cessione effettiva, essendo sufficiente la mera disponibilità della droga per finalità di commercializzazione. Il giudice di merito, nel valutare la destinazione d'uso della sostanza, gode di ampia discrezionalità, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o carenza motivazionale. Pertanto, la mera asserita finalità di uso personale o di gruppo, non supportata da elementi probatori concreti, non è idonea a escludere la configurabilità del reato di spaccio, qualora il complesso degli indizi raccolti induca a ritenere la detenzione finalizzata alla cessione a terzi. Inoltre, le dichiarazioni dell'imputato circa la propria condizione di assuntore non valgono di per sé a dimostrare l'uso personale della droga, dovendo il giudice valutare tale circostanza unitamente a tutti gli altri elementi di prova acquisiti. Infine, la mancata individuazione di altri soggetti coinvolti nel reato non esclude la responsabilità dell'imputato, essendo sufficiente la prova del suo concorso, anche se non risultano identificati gli altri partecipi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabett - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9695/2006 CORTE APPELLO di ROMA, del 01/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per l'inammissibilita'.

OSSERVA

Ritenuto che, con sentenza del 1 ottobre 2010, la Corte di Appello di Roma ha confermato la se…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.