Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 1500 del 2017

ECLI:IT:TARBS:2017:1500SENT

Massima

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Il Comune non può imporre un canone patrimoniale non ricognitorio per l'occupazione di suolo pubblico stradale ai concessionari di pubblici servizi a rete, in aggiunta al canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP), in quanto: 1. La disciplina del canone di concessione non ricognitorio di cui all'art. 27 del Codice della Strada è stata implicitamente abrogata dall'introduzione del COSAP ad opera dell'art. 63 del D.Lgs. 446/1997, che costituisce una normativa speciale e successiva in materia di occupazione di suolo pubblico da parte di concessionari di pubblici servizi. Il COSAP rappresenta l'unico canone dovuto per tale occupazione, in quanto espressione di un criterio generale di imposizione relativa al presupposto dell'uso del suolo pubblico, che effettua una valutazione e comparazione degli interessi pubblici coinvolti. 2. L'imposizione del canone non ricognitorio, in aggiunta al COSAP, violerebbe il divieto di cumulo tra prelievi patrimoniali aventi il medesimo fondamento nell'occupazione di suolo pubblico. Il COSAP rappresenta il prelievo massimo consentito per tale occupazione. 3. L'applicazione del canone non ricognitorio previsto dall'art. 27 del Codice della Strada presuppone l'adozione di un provvedimento concessorio specifico per ogni singola occupazione, con determinazione del relativo importo in base a criteri di proporzionalità e ragionevolezza, non realizzabili attraverso un provvedimento regolamentare di portata generale. Il Comune non ha svolto l'istruttoria necessaria per individuare la quota del costo di manutenzione delle strade riferibile all'esclusivo vantaggio dei gestori dei servizi a rete. 4. L'imposizione unilaterale del canone non ricognitorio, in aggiunta al COSAP, a fronte di rapporti concessori già in essere, determina una modifica unilaterale delle condizioni economiche del rapporto, in violazione del principio di affidamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/12/2017

N. 01500/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00152/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 152 del 2014, proposto da:
Enel Distribuzione Spa, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Brescia, presso lo studio ((omissis)), p.zza Mercato, 30;

contro

Comune di Cedegolo, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- della deliberazione del Consiglio comunale n. 21/2013 con cui il Comune intimato ha istituito il "canone di concessione non ricognitorio" e contestualmente approvato il relativo "Regolamento comunale per l'appl…

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