Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33587 del 1 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:33587PEN

Massima

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Il falso contenuto in una dichiarazione sostitutiva di certificazione, resa al fine di ottenere indebitamente un beneficio pubblico, integra il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, anche qualora il valore del beneficio indebitamente percepito non raggiunga la soglia minima di punibilità prevista per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Ciò in quanto la presentazione di una falsa dichiarazione, pur non integrando necessariamente gli artifizi e i raggiri propri della truffa, può comunque indurre in errore l'ente erogatore, determinandone il compimento di un atto di disposizione patrimoniale. L'esibizione di un documento di identità da parte del dichiarante, che attesti una cittadinanza diversa da quella falsamente dichiarata, non è di per sé sufficiente ad escludere la configurabilità del reato di truffa, atteso che tale documento è diretto all'identificazione personale del richiedente e non al controllo della veridicità della dichiarazione resa. Pertanto, la mera presentazione di una falsa dichiarazione, idonea a indurre in errore l'ente erogatore, integra gli estremi del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, a prescindere dal superamento o meno della soglia quantitativa prevista per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica del Tribunale di Varese;

avverso la sentenza del G.U.P. presso il Tribunale di Varese, in data 11.7.2007;

nei confronti di:

Im. Is. nato a (OMESSO);

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. CERVADORO Mirella;

Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DI POPOLO Angelo, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza.…

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