Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 86 del 2018

ECLI:IT:TRGATN:2018:86SENT

Massima

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Il gestore di un'installazione soggetta ad autorizzazione integrata ambientale (AIA) è tenuto a comunicare preventivamente all'autorità competente l'utilizzo di nuove materie prime nel ciclo produttivo qualora queste possano comportare potenziali variazioni quali-quantitative delle emissioni in aria ed in acqua rispetto a quanto autorizzato. In particolare, deve essere comunicato l'utilizzo di materie prime diverse per composizione e utilizzo rispetto a quelle fino ad allora utilizzate presso l'installazione, o relative alla produzione di nuovi prodotti, secondo i seguenti criteri: 1) contengono sostanze il cui utilizzo sia oggetto di specifiche disposizioni nelle BAT di settore; 2) le schede tecniche di sicurezza evidenziano che l'utilizzo di detti prodotti possa comportare la formazione di inquinanti indicati nell'allegato X alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006 per i quali non sia già previsto un monitoraggio periodico; 3) sussistono le condizioni di cui al punto i) del paragrafo "Modifiche sostanziali per il riesame dell'A.I.A."; 4) le schede di sicurezza evidenzino presenza di sostanze PBT (sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche) o vPvB (sostanze molto persistenti e molto bioaccumulabili). Tuttavia, qualora le nuove materie prime siano, per caratteristiche e modalità di utilizzo, equivalenti a quelle già in uso presso lo stabilimento, la comunicazione non deve essere effettuata. L'obbligo di comunicazione non si estende al Comune territorialmente competente, essendo l'autorità competente per l'aggiornamento dell'AIA la sola autorità che deve essere destinataria della comunicazione ai sensi dell'art. 29-nonies, comma 1, del D.Lgs. 152/2006.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/04/2018

N. 00086/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00234/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 234 del 2017, proposto dalla società Fedrigoni S.p.A., in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio in Trento, via Calepina n. 50, presso la Segreteria di questo Tribunale;

contro

- la Provincia autonoma di Trento, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Nicolò Pedrazzoli, ((omissis)) e ((omissis)) dell’Avvocatura della Provincia, con domicilio eletto presso l’avvocato ((omissis)) in Trento, piazza Dante n. 15, nella sede dell’Avvocatura provinciale;
- l’Agenzia …

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