Il piano regolatore generale comunale (PRGC) costituisce un atto complesso, caratterizzato da una sequenza procedimentale che vede il coinvolgimento sia del Comune che della Regione. Solo con l'intervento del decreto del Presidente della Giunta Regionale di conferma dell'esecutività, quale ultimo atto della sequenza procedimentale, la fattispecie provvedimentale viene portata a definitivo compimento. Pertanto, l'impugnazione degli atti precedenti, pur essendo astrattamente ammissibile, è subordinata alla necessità di impugnare tempestivamente anche i successivi atti terminali del procedimento, a pena di improcedibilità del ricorso. La mancata impugnazione del decreto regionale di conferma dell'esecutività del PRGC determina l'improcedibilità del ricorso avverso gli atti precedenti, in quanto tale decreto rappresenta l'atto conclusivo e perfezionante della fattispecie provvedimentale complessa.