Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9109 del 27 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9109PEN

Massima

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La partecipazione volontaria e consapevole ad una rissa, con l'utilizzo di armi e strumenti atti ad offendere, esclude l'applicabilità dell'esimente della legittima difesa, anche qualora uno dei partecipanti abbia subito lesioni, salvo che non emerga una reazione assolutamente imprevedibile e sproporzionata rispetto all'offesa accettata. Ai fini della configurabilità del dolo del reato di rissa, è sufficiente la volontaria partecipazione all'alterco, a prescindere dalla consapevolezza delle reali intenzioni degli altri contendenti, essendo rilevanti gli elementi oggettivi quali la presenza sul luogo del fatto, l'utilizzo di armi e strumenti atti ad offendere, nonché le lesioni riportate. Il mancato esercizio del potere discrezionale di bilanciamento tra circostanze aggravanti e attenuanti, non sollecitato nel giudizio di merito, non può essere censurato con il ricorso per cassazione, essendo precluso l'esame di questioni non prospettate nei motivi di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERNARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. CO., N. IL (OMESSO);

2) VO. FA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/03/2008 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

udito, per la parte…

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