Consiglio di Stato sentenza n. 1028 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:1028SENT

Massima

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La presentazione di una nuova istanza di sanatoria edilizia, ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001, non rende inefficace il provvedimento sanzionatorio pregresso, ma comporta soltanto la sospensione dell'efficacia dell'ordinanza di demolizione, la quale riacquista la sua efficacia nel caso di rigetto, esplicito o implicito, della domanda di sanatoria. L'amministrazione, pertanto, non è tenuta a riadottare l'ordinanza di demolizione in caso di rigetto della domanda di accertamento di conformità, in quanto ciò significherebbe riconoscere in capo al soggetto privato, destinatario del provvedimento sanzionatorio, il potere di paralizzare, attraverso un sostanziale annullamento, quel medesimo provvedimento. L'omessa impugnazione di un atto presupposto, immediatamente lesivo, rende inammissibile, per originaria carenza di interesse, il ricorso proposto avverso gli atti conseguenziali o esecutivi. La repressione degli abusi edilizi è espressione di un'attività vincolata e non soggetta a termini di decadenza o prescrizione, dovendosi precisare che, comunque, nell'ipotesi in esame, l'ordinanza di demolizione era stata adottata nell'immediata successione all'accertamento dell'abuso. Tuttavia, la sopravvenuta spontanea demolizione delle opere abusive da parte del destinatario del provvedimento sanzionatorio determina la sopravvenuta carenza di interesse rispetto al ricorso originario, con conseguente improcedibilità dell'appello e annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, privandola di ogni effetto nella regolazione del rapporto amministrativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/01/2023

N. 01028/2023REG.PROV.COLL.

N. 03401/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3401 del 2017, proposto da
Comune di Carrara, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria del Consiglio di Stato, in Roma, piazza Capo di Ferro n. 13;

contro

((omissis)), non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Terza) n. 01623/2016, resa tra le parti, concernente l’avviso di demolizione di opere abusive prot. n. 850 del 23.6.2016.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della caus…

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