La verifica dell'integrità dei plichi contenenti le offerte in una procedura di gara pubblica deve essere effettuata in seduta pubblica, al fine di garantire il principio di pubblicità e trasparenza. Tuttavia, l'apertura e la diffusione del contenuto di tali plichi non devono necessariamente avvenire in seduta pubblica, soprattutto quando la valutazione delle offerte è rinviata a una fase successiva e riservata della procedura. Ciò al fine di evitare rischi di manomissione, indebite pressioni sui commissari e la divulgazione anticipata di dati sensibili delle offerte, in contrasto con la disciplina che differisce l'accesso alle offerte fino all'approvazione dell'aggiudicazione. L'apertura dei plichi in seduta pubblica non risulta inoltre univocamente imposta dalla lex specialis, la quale si limita a sancire il principio generale di pubblicità della gara, senza imporre specifiche modalità di apertura delle buste. Inoltre, eventuali contestazioni sulla regolarità delle operazioni svolte in seduta riservata devono essere formulate mediante querela di falso, non essendo sufficiente la mera allegazione di irregolarità. In conclusione, il principio di pubblicità della gara non impone necessariamente l'apertura in seduta pubblica dei plichi contenenti le offerte, quando la valutazione di queste ultime è rinviata a una fase successiva e riservata della procedura, al fine di tutelare l'integrità delle offerte, la formazione imparziale del convincimento della commissione e il rispetto della disciplina sull'accesso alle offerte.