Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2050 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:2050SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio preclude all'amministrazione comunale l'adozione di provvedimenti repressivi, anche in presenza di profili che potrebbero condurre all'insussistenza dei presupposti per la concessione del beneficio. Pertanto, una volta respinta l'istanza di condono, l'amministrazione non può dichiarare alcuna inadempienza del responsabile riferita all'ordine di demolizione precedentemente adottato, in quanto tale provvedimento risulta ormai superato dalla domanda di sanatoria. In tal caso, l'amministrazione è tenuta ad adottare un nuovo provvedimento di demolizione o a concedere un nuovo termine per l'adempimento, a seguito del diniego di condono. L'acquisizione immediata dell'opera abusiva da parte del Comune, facendo valere una asserita inerzia del privato rispetto a termini di adempimento ormai azzerati dalla domanda di condono, è pertanto illegittima.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/03/2018

N. 02050/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03304/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3304 del 2013, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, via Toledo, 256;

contro

Comune di Anacapri non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della ordinanza n. 5428 del 17.04.2013, con cui il comune di anacapri ha accertato l'inottemperanza tra l'altro del ricorrente alla ingiunzione di demolizione prot. n. 2402 dell'11.02.2008, ordinando l'acquisizione gratuita al patrimonio del comune di anacapri delle opere realizzate dal ricorrente unitamente all'…

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