Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37560 del 16 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:37560PEN

Massima

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Il reato di falsificazione materiale commessa dal privato in autorizzazioni amministrative (artt. 477 e 482 c.p.) si configura non solo quando il soggetto agente sia l'autore materiale della contraffazione, ma anche quando egli abbia concorso nella realizzazione del falso, utilizzandolo consapevolmente e personalmente per il proprio interesse, senza averne diritto. L'accertamento dell'uso del documento falso da parte dell'imputato, anche in assenza di una contemporanea utilizzazione dell'originale, è sufficiente a integrare il concorso nella consumazione del reato, a prescindere dalle modalità di confezionamento del falso, purché queste siano state tali da ledere l'interesse alla fede pubblica attribuita all'autorizzazione. La concessione o meno delle circostanze attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio deve essere motivato in relazione alla gravità effettiva del reato e alla personalità del reo, senza che assuma rilievo la condotta processuale dell'imputato, volta a contestare l'evidenza dei fatti accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1256/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del 30/01/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE MARZO GIUSEPPE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CARDINO Alberto, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del…

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