Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43077 del 21 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43077PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa, sia in senso oggettivo che putativo, può essere riconosciuta anche quando l'intervento difensivo avviene dopo la cessazione dell'aggressione iniziale, qualora permanga un concreto pericolo per l'incolumità della persona aggredita, in ragione delle sue condizioni di minorata capacità di difesa. In tali casi, il giudice è tenuto a verificare attentamente l'evoluzione della situazione di contrasto e le modalità dell'intervento difensivo, senza limitarsi a mere intuizioni, al fine di accertare la proporzionalità della reazione rispetto al perdurante pericolo, anche alla luce delle risultanze medico-legali. L'esclusione della legittima difesa, con conseguente affermazione della responsabilità civile dell'imputato, richiede pertanto una motivazione puntuale e analitica, che non può fondarsi su presupposti di fatto non adeguatamente provati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/02/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA Mario;

udite le conclusioni di inammissibilita' del sostituto Procuratore Generale, Dott. MARTUSCIELLO Vittorio;

udito il difensore di p.c., Avv. FEDERICO F..

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

1. …

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