Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9304 del 3 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9304PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La misura di prevenzione personale e patrimoniale prevista dalla legge n. 575 del 1965 può essere applicata a un soggetto solo sulla base di elementi indizianti certi e non smentiti dal giudizio penale, senza che sia possibile fondare tale applicazione su fatti storici esclusi o smentiti in sede penale. Pertanto, il giudice di prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale del proposto e la sussistenza dei presupposti per l'applicazione delle misure, non può prescindere dal confronto con gli esiti del procedimento penale, dovendo verificare la compatibilità e la coerenza logica tra i fatti posti a fondamento delle due diverse pronunce. In particolare, qualora il giudizio penale abbia escluso la qualità di prestanome o di socio occulto del proposto rispetto a soggetti appartenenti ad associazioni mafiose, tale circostanza non può essere autonomamente rivalutata in sede di prevenzione per desumerne l'appartenenza, in senso lato, all'associazione criminale, in assenza di ulteriori e diversi elementi indizianti che non siano stati smentiti o esclusi nel giudizio penale. Il giudice di prevenzione, pertanto, è tenuto a verificare con chiarezza se l'assoluzione nel procedimento penale sia conseguenza della mancanza di prova della qualità di socio o prestanome, ovvero se sia intervenuta nonostante l'accertata sussistenza di tale qualità, non ritenuta tuttavia sufficiente a provare l'intraneità del proposto al sodalizio mafioso; solo in quest'ultimo caso, infatti, potrebbe trovare spazio una valutazione autonoma in sede di prevenzione, purché fondata su ulteriori elementi indizianti diversi e non smentiti dal giudizio penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 27/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 28/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

- Lette le conclusioni del Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso ed il rinvio del provvedimento al giudice a quo per nuovo esame.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Palermo…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.