Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 496 del 2018

ECLI:IT:TARBA:2018:496SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La realizzazione di opere edilizie in assenza di titolo abilitativo, anche se in zona vincolata, comporta l'obbligo per il Comune di ordinarne la demolizione, a prescindere dalla presentazione di una domanda di condono edilizio. Ciò in quanto le ulteriori opere eseguite dopo la presentazione dell'istanza di condono, comprese quelle pertinenziali o di non grande entità, devono dirsi abusive e in prosecuzione dell'illecita pregressa attività edilizia, essendo mancata l'attivazione per esse del procedimento per il completamento previsto dalla legge sul condono. Inoltre, la mera presentazione dell'istanza di condono non autorizza la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento delle opere oggetto della richiesta di sanatoria, le quali, fino al momento dell'eventuale accoglimento della domanda di condono, devono ritenersi comunque abusive. Ciò vale anche per le opere realizzate in aree soggette a vincolo paesaggistico o ambientale, per le quali è necessaria la preventiva acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, a prescindere dal titolo edilizio ritenuto più idoneo per la loro realizzazione. In tali casi, l'applicazione della sanzione demolitoria è doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna autorizzazione paesistica, in quanto l'alterazione dell'aspetto esteriore dei luoghi conseguita rende l'intervento soggetto alla previa acquisizione dei prescritti pareri. Pertanto, il Comune è tenuto a ordinare la demolizione delle opere abusive realizzate in assenza dei necessari titoli abilitativi e autorizzazioni, anche in presenza di una domanda di condono edilizio, senza che possa trovare applicazione il meccanismo del silenzio-assenso.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/04/2018

N. 00496/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01520/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1520 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Bari, corso ((omissis)), n, 52;

contro

Comune di Mattinata, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria del T.A.R. Puglia in Bari, piazza Massari, n. 6;

per l'annullamento,

previa sospensiva dell’efficacia,

- dell’ordinanza n. 17 del 31 agosto 2015, con la quale il Comune di Mattinata ha disposto a cura e spese della ri…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.