Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 525 del 2018

ECLI:IT:TARVEN:2018:525SENB

Massima

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Il Comune non può ordinare la demolizione di opere realizzate su suolo demaniale adiacente ad un immobile privato, quando risulti che tali opere siano state autorizzate espressamente dallo stesso Comune, anche se prive di titolo edilizio, in quanto costituiscono interventi di manutenzione straordinaria eseguiti per conto dell'Amministrazione comunale e non necessitanti di autorizzazione paesaggistica, in quanto di lieve entità e senza alterazione dello stato dei luoghi. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il Comune non può ordinare la demolizione di opere realizzate su suolo demaniale adiacente ad un immobile privato, quando risulti che tali opere siano state autorizzate espressamente dallo stesso Comune, anche in assenza di titolo edilizio. Ciò in quanto tali opere possono essere qualificate come interventi di manutenzione straordinaria eseguiti per conto dell'Amministrazione comunale e, pertanto, non necessitanti di autorizzazione paesaggistica, in ragione della loro lieve entità e del fatto che non hanno alterato lo stato dei luoghi. La massima giuridica viene formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, al presente indicativo e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/05/2018

N. 00525/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00337/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 337 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Belluno, viale Fantuzzi, 11a;

contro

Comune di ((omissis)) di Cadore, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Belluno, via Cipro n. 13;

nei confronti

Il Ministero dei beni ed attività culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato …

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