Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9375 del 28 febbraio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:9375PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Le norme penali contenute nel D.Lgs. n. 22/1997 in materia di rifiuti sono applicabili sull'intero territorio nazionale, indipendentemente dall'adeguamento della normativa delle regioni a statuto speciale ai principi generali affermati nel decreto. Le fattispecie criminose ivi previste, infatti, rientrano nella competenza esclusiva del legislatore statale, non essendo la riserva di legge attribuita alle regioni a statuto speciale riferibile alle norme incriminatrici, bensì soltanto all'adeguamento della disciplina regionale ai principi generali. Pertanto, le condotte di smaltimento e stoccaggio di rifiuti speciali, anche pericolosi, senza le prescritte autorizzazioni, integrano autonome e concorrenti fattispecie di reato ai sensi dell'art. 51, comma 1, lett. a) e b) del D.Lgs. n. 22/1997, a prescindere dall'adeguamento della normativa regionale. La valutazione in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione delle procedure semplificate di cui all'art. 31 del medesimo decreto rientra nell'accertamento di merito riservato ai giudici di fatto, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. Inoltre, il beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, la cui decisione in proposito è incensurabile in sede di legittimità, se sorretta da congrua motivazione. Infine, il termine di prescrizione dei reati in materia ambientale di cui all'art. 51, comma 1, lett. a) e b) del D.Lgs. n. 22/1997 non è ancora decorso al momento della pronuncia della sentenza di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
III SEZIONE PENALE
composta dagli Ill.mi Signori:
Presidente Dott. ((omissis)). ((omissis)). ((omissis)). ((omissis)). ((omissis))
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
Sul ricorso proposto da Gi. D'An., n. il (...) in Ca., ivi res. C/da Ra. Fa. avverso la sentenza in data 1.7.2002 della Corte di Appello di Palermo, con la quale, a conferma di quella del Tribunale di Marsala, sezione distaccata di Castelvetrano, in data 15.5.2001, venne condannato alla pena di mesi otto di arresto e L. 7.000.000 di ammenda quale colpevole dei reati a) di cui all'art. 51, comma primo lett. a), del D. L.vo n. 22/97; b) di cui all'art. 51, comma primo lett. b), del D. L.vo n. 22/97, unificati sotto il vincolo della continuazione.
Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;
Udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Udito il P.M., in pers…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.