Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18436 del 5 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18436PEN

Massima

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Il datore di lavoro è titolare di una posizione di garanzia che comporta l'obbligo di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a tutelare l'integrità fisica dei lavoratori, non solo predisponendo gli idonei presidi di protezione, ma anche vigilando sulla loro effettiva e continua osservanza. Tale obbligo non può essere eluso adducendo la colpa o l'imprudenza del lavoratore, salvo che quest'ultima assuma i connotati di un'ipotesi di rischio elettivo, estraneo al normale svolgimento dell'attività lavorativa e tale da interrompere il nesso causale tra la condotta datoriale e l'evento dannoso. Il datore di lavoro, infatti, è tenuto a garantire la sicurezza del lavoratore non solo attraverso l'adozione di misure preventive, ma anche mediante un'attenta e costante sorveglianza sull'effettivo rispetto delle prescrizioni impartite, essendo responsabile per la violazione degli obblighi di protezione e controllo a lui imposti dalla legge, a prescindere dalla condotta del dipendente, salvo il caso in cui quest'ultima assuma i connotati dell'abnormità e dell'imprevedibilità. Pertanto, il datore di lavoro non può andare esente da responsabilità adducendo la colpa esclusiva del lavoratore, se non quando questa sia tale da interrompere il nesso causale tra la sua condotta omissiva e l'evento dannoso. Inoltre, la responsabilità del datore di lavoro non viene meno per il solo fatto che altri soggetti, come il coordinatore per la sicurezza, siano titolari di obblighi prevenzionali, essendo ciascuno di essi destinatario dell'obbligo di garanzia per la parte di competenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1615/2010 CORTE APPELLO di LECCE, del 18/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per ed il rigetto del ricorso.

Udito, per la parte civile, l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che f…

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