Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12250 del 4 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12250PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. e quello di pornografia minorile ex art. 600-ter c.p., che incrimina la produzione e la diffusione di detto materiale, non integrano due distinti illeciti, ma rappresentano due diverse modalità di realizzazione del medesimo reato, con la conseguenza che non possono concorrere tra loro se riguardano il medesimo materiale. Tuttavia, quando il quantitativo di materiale pedopornografico detenuto è talmente ingente da dover escludere che sia stato integralmente divulgato, la condotta di detenzione si configura come autonoma ed ulteriore, sotto il profilo cronologico e naturalistico, ed è dotata di una propria carica di offensività rispetto alle condotte tipizzate dall'art. 600-ter c.p., sicché non opera la clausola di riserva prevista dall'art. 600-quater c.p. e risultano configurabili entrambe le fattispecie di reato. Il giudice di merito, attraverso un accertamento di fatto, deve valutare se il materiale detenuto sia stato integralmente divulgato oppure se, per la sua ingente quantità, la condotta di detenzione abbia una autonoma rilevanza penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Giovanni Liberati;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Tocci Stefano, che ha concluso chiedendo di rigettare il ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 23 aprile 2021 la Corte d'appello di Roma, provv…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.