Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1586 del 2005

ECLI:IT:TARLAZ:2005:1586SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio dei poteri attribuitigli dalla legge per il rilascio di autorizzazioni amministrative per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, non può limitarsi al mero richiamo a parametri numerici ottimali predeterminati, ma deve motivare adeguatamente il provvedimento di diniego, dimostrando, con riferimento agli atti del procedimento e ad altra attività istruttoria compiuta, che alla data di presentazione della domanda da parte dell'interessato non siano intervenuti mutamenti, rispetto all'epoca di elaborazione di tali parametri, che consentano di evaderla favorevolmente. La libertà di iniziativa economica, di cui la libertà di commercio è espressione, esige che l'Amministrazione offra una rigorosa motivazione delle concrete e puntuali ragioni ostative al rilascio delle autorizzazioni, non potendo consistere il diniego nel mero, apodittico, richiamo al mancato mutamento di parametri numerici ottimali calcolati con riferimento a periodi pregressi, senza alcuna altra concreta specificazione. L'Amministrazione è pertanto tenuta a compiere un'adeguata istruttoria, verificando l'eventuale intervenuto mutamento della distribuzione della popolazione e dell'andamento commerciale e turistico della zona, attraverso un riscontro con i dati rilevati in precedenza, al fine di accertare la perdurante attualità e concreta applicabilità dei parametri numerici posti a fondamento del provvedimento di diniego. In mancanza di tale istruttoria e motivazione, il provvedimento è affetto da vizi di eccesso di potere per carenza di istruttoria e difetto di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOIL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIOSEZIONE SECONDA TERANNO composto dai signori Magistrati:Consigliere Roberto SCOGNAMIGLIO - Presidente Consigliere Antonio AMICUZZI - Relatore Primo Referendario Silvia MARTINO - Correlatore ha pronunciato la seguenteSENTENZAsul ricorso n. 7062 del 2003 proposto da FELLAH Ramy, rappresentato e difeso dagli avv.ti Alfredo Bucciante e Viviana Fellah ed elettivamente domiciliato in Roma, presso lo studio dei difensori, alla Via Pasquale Paoli n. 3;CONTROIl COMUNE di ROMA, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Rosalda Rocchi dell'Avvocatura comunale, presso la quale risulta domiciliato in Roma, alla via del Tempio di Giove n. 21;per l'annullamentodella determinazione dirigenziale del Comune di Roma, Municipio II, n. 514 del 17.6.2003;di ogni altro atto presupposto, conseguente e comunque…

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