Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6310 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:6310SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego dell'accertamento di compatibilità paesaggistica per opere edilizie abusive realizzate in area vincolata è improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse qualora le opere oggetto del provvedimento siano state successivamente demolite, in quanto la rimozione dell'intervento edilizio contestato comporta la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti in causa, in considerazione del venir meno dell'interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalla motivazione posta a fondamento del provvedimento di diniego, essendo sufficiente l'accertamento della demolizione dell'opera abusiva per determinare la carenza di interesse del ricorrente. La massima tutela del paesaggio e dell'ambiente, quale valore costituzionalmente rilevante, impone infatti di privilegiare la rimozione degli interventi edilizi illegittimi rispetto alla mera annullabilità del provvedimento amministrativo che ne ha negato l'accertamento di compatibilità paesaggistica. Il giudice amministrativo, pertanto, non può esimersi dal dichiarare l'improcedibilità del ricorso, essendo tenuto a dare atto della cessazione della materia del contendere conseguente alla demolizione dell'opera abusiva, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle censure mosse dal ricorrente avverso il provvedimento impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/03/2024

N. 06310/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02471/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2471 del 2017, proposto da
Antonia Adolfi, rappresentata e difesa dagli avvocati Domenico Bianchi, Manuela Bianchi e Antonella Cassoni, con domicilio eletto presso lo studio Domenico Bianchi in Latina, viale F. Petrarca n. 7;

contro

Regione Lazio, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Elisa Caprio, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Marcantonio Colonna 27;

e con l'intervento di

ad opponendum
:
Annamaria Zitarelli e Chiara Zitarelli, rappresentati e difesi dall'avvocato Luigi Imperia, con domicilio …

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