Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27231 del 12 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27231PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso sussiste quando vi sia un accordo tra almeno tre persone, con ripartizione di compiti tra gli associati in relazione alla realizzazione di un programma indeterminato di reati e predisposizione di una struttura organizzativa, anche rudimentale, atta a fornire stabile supporto alle singole deliberazioni criminose. Tale patto associativo non necessita di un preventivo accordo formale, essendo sufficiente che gli associati, anche in assenza di un espresso accordo, siano consapevoli che la propria e l'altrui attività ricevono vicendevole ausilio per l'attuazione del programma criminale. Ai fini della configurabilità del reato, non è richiesta la presenza di una complessa e articolata organizzazione, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche semplici ed elementari, predisposte per il perseguimento del fine comune. La prova del delitto associativo può desumersi anche dalle modalità esecutive dei reati-scopo, dalla loro ripetizione, dai contatti fra gli autori e dall'uniformità delle condotte, specie se protratte per un tempo apprezzabile. Il carattere distintivo tra concorso di persone nel reato e reato associativo risiede nel fatto che, mentre nel concorso l'accordo criminoso è funzionale alla realizzazione di uno o più reati determinati, nel delitto associativo l'accordo è diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso da parte di tre o più persone, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, e permane anche dopo la realizzazione dei singoli reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. NI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 416/2010 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA, del 30/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. BAGLIONE Tindari che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Caltanissetta, con ordinanza del 30 novembre 2010, ha rigettato l'appello propos…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.