Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2204 del 21 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2204PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata si configura quando l'agente, con artifizi o raggiri, induce in errore la persona offesa, inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio danno. L'aggravante della collaborazione si applica quando l'agente abusa di una relazione di fiducia o di un rapporto di collaborazione con la vittima, sfruttandone la posizione di debolezza o di dipendenza. Tuttavia, qualora l'agente non abbia diritto a compensi per la propria opera, la sua responsabilità deve essere valutata con minor rigore, ai sensi dell'art. 1710 c.c., e l'eventuale somma ricevuta dalla persona offesa deve essere imputata in parte al compenso dovuto. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato all'esame dei vizi di legittimità denunciati, senza poter procedere a una rivalutazione del merito della vicenda, ampiamente accertata dai giudici di merito sulla base di un esauriente corredo argomentativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. PA. AN. FR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 215/2008 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 22/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per annullamento con rinvio.

OSSERVA

Con sentenza del 22 giugno 2…

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