Consiglio di Stato sentenza n. 264 del 2001

ECLI:IT:CDS:2001:264SENT

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Nella procedura di appalto-concorso, la commissione giudicatrice non può stabilire i criteri di valutazione delle offerte dopo l'apertura dei plichi contenenti le singole proposte e dopo che i componenti della commissione ne abbiano avuto conoscenza, in quanto ciò contrasta con i principi di imparzialità e trasparenza dell'azione amministrativa ed altera le condizioni indispensabili per garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti. La tardiva fissazione dei criteri di valutazione, infatti, preclude alle imprese concorrenti la possibilità di conoscere preventivamente gli elementi in base ai quali le loro offerte saranno esaminate e comparate, pregiudicando così le garanzie di irrinunciabile imparzialità. Anche qualora i criteri tardivamente fissati dalla commissione avessero una funzione meramente ricognitiva e di specificazione di parametri già indicati nella lettera di invito, la loro determinazione successiva all'apertura delle buste sarebbe comunque illegittima, in quanto la commissione non può introdurre elementi di integrazione o adattamento dei criteri generali di valutazione dopo che le offerte siano state conosciute.

Sentenza completa

FATTO

Con il ricorso di primo grado la Iirpa s.r.l. ha impugnato la delibera n.378 pronunciata il 22.3.1990 dal commissario prefettizio del Comune di Manduria, avente per oggetto l'aggiudicazione alla Igeco s.p.a. dell'appalto concorso per la concessione dei servizi di raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani per un periodo di nove anni.
Il T.A.R. ha accolto il ricorso, con particolare riguardo al motivo concernente l'illegittima fissazione di criteri generali di valutazione delle offerte in una seduta posteriore all'apertura delle buste che le contenevano.
La lettera-invito, invero, aveva previsto che la concessione dovesse aggiudicarsi "alla ditta che avrà presentato l'offerta che sarà giudicata più conveniente per l'Amministrazione appaltante dal punto di vista tecnico-economico-finanziario, sentito il parere della commissione". Oltre al richiamo al parametro generale della convenienza, la lex specialis non conteneva l&#…

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