Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45287 del 9 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:45287PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel determinare il trattamento sanzionatorio, non può valutare un fatto integrante una specifica circostanza attenuante o aggravante sia ai fini della quantificazione della pena base che ai fini della sua successiva attenuazione o aggravamento, in quanto l'aumento o la diminuzione della pena previsti da circostanze tipizzate presuppongono una base di calcolo che esclude dagli elementi di valutazione lo stesso fatto integrante la circostanza. Pertanto, la Corte di Appello ha correttamente riconosciuto l'attenuante di cui all'art. 625-bis c.p. solo in relazione ai reati per i quali le dichiarazioni dell'imputato sono state decisive per risalire ai correi e recuperare la refurtiva, senza estenderla al reato ritenuto in continuazione con quello più grave, in quanto ciò avrebbe comportato una duplicazione del medesimo elemento ai fini della determinazione della pena. Inoltre, la rideterminazione del trattamento sanzionatorio operata dalla Corte territoriale, con riferimento ai plurimi elementi di cui all'art. 133 c.p., è congrua e logicamente motivata, rientrando nella valutazione di merito del giudice di appello, insindacabile in sede di legittimità salvo che non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/11/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FIMIANI PASQUALE che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio in relazione al capo 3) e inammissibilita' nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 21 novembre 2016, la Corte di Appello di Mess…

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