La normativa regionale in materia di ampliamento degli edifici residenziali in zona agricola, di cui all'art. 44, comma 5, della L.R. 11/2004, deve essere interpretata nel senso che il limite volumetrico massimo di 800 mc, comprensivo del volume già esistente, si riferisce all'edificio considerato nella sua totalità, senza possibilità di ulteriori ampliamenti in caso di successivi frazionamenti dell'area, al fine di evitare interpretazioni che vanificherebbero la ratio della disposizione, volta a contenere il consumo di suolo agricolo. Tale interpretazione, conforme alla circolare regionale n. 2/2009, si applica anche agli edifici realizzati in ampliamento ai sensi della previgente disciplina, in quanto la normativa attuale non differisce sostanzialmente da quella precedente sul punto. Pertanto, qualora un edificio residenziale in zona agricola sia stato realizzato in forza di un precedente ampliamento, non è consentito un ulteriore aumento volumetrico ai sensi della cd. legge "Piano Casa", essendosi già esaurita la possibilità di sfruttare la volumetria massima assentibile per quella specifica unità immobiliare.