Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41066 del 11 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41066PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca o inefficacia di una misura cautelare custodiale non fa venir meno l'interesse dell'indagato a coltivare l'impugnazione di tale provvedimento, ai fini del riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione, purché tale interesse sia specificamente e motivatamente dedotto dall'interessato nel ricorso principale, non potendo essere proposto per la prima volta in sede di discussione. In mancanza di tale deduzione, il ricorso è inammissibile per difetto di interesse, comportando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, in considerazione dell'evidente difetto di diligenza dell'interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. GIORGI Maria S - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - Consigliere

Dott. ROSATI M. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/03/2021 del Tribunale di Catanzaro;
letti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le richieste del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN F…

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